24 gennaio 2015
Sul senso della meditazione:
L’essere umano porta questo senso nell’anima. R. Steiner diceva agli agricoltori interessati alla biodinamica: “vogliamo ridare qualcosa alla terra, vogliamo guarire la terra”. Questo vale anche per la meditazione. È un dono. Non vogliamo sfruttare, ma ridare qualcosa al cosmo, alla natura, alla terra, agli altri.
Il risultato soggettivo della meditazione conta poco. Se abbiamo un sentimento di pace, questo è buono, ma non dice ancora che con questo sentimento abbiamo già fatto un dono per la creazione. È meglio se creiamo una bella rappresentazione con l’aspirazione di ridare qualcosa, per creare una sostanza, che diventa una forza e alla fine amore, il quale è un dono.
Non dobbiamo misurare tutto con il nostro sentimento. Per esempio abbiamo spesso il sentimento di un’autostima mancante. Questo e altri sentimenti sono frequenti, vivono nell’atmosfera, provengono da influssi dalla sfera politica, economica ed altro. Di calcolare subito il nostro vero valore è quasi impossibile. Ma è sempre possibile di creare un pensiero come contributo. Questo diventa una forza dell’anima e rimane dopo la morte.
Il senso della meditazione è quindi di creare un dono per gli altri, per contribuire al tutto. La concentrazione vuole creare un pensiero quasi fino a diventare realtà, quasi a diventare visibilità.
Introduzione:
Oggi eseguiamo una meditazione sull’etere di luce con un mantra semplice. L’etere della luce agisce dal cosmo e arriva sulla terra, agisce sulle persone e sulla natura. È sempre cosmico, non terrestre.
Un mantra è una frase o una parola che descrive una verità. “Om” è un suono primordiale. Consiste di tre lettere:
A: rappresenta l’ampiezza del cosmo, l’ampiezza totale, lo spirito, la libertà.
U: è come un canale che arriva dal cosmo alla terra. È il nesso tra lo spirito e la terra.
M: rappresenta la terra. È un suono molto calmo.
La A non viene pronunciata molto, la A e la U si pronunciano insieme come una O. La M si pronuncia senza forza in modo calmo.
Anche l’etere di luce arriva dal cosmo alla terra. Nel alfabeto sanscrito le lettere sono suddivise in una sequenza dall’alto al basso. Il nostro origine è nel cosmo, nello spirito e giungiamo alla terra con l’incarnazione.
Non fare l’errore di ripetere Om fino alla “illuminazione”, non è possibile. Ma possiamo creare una rappresentazione. La forza creatrice comincia nel cosmo. Questa si organizza nell’uomo con la sua forza creatrice attraverso il suo pensare, sentire e volere e così può infine giungere alla terra.
Prendiamo questa immagine per la meditazione: Ogni attività, ogni pensiero non comincia nella materia, ma nel cosmo. Le forze cosmiche (A) si organizzano (U) fino al risultato nel corpo o nella materia (M). Iniziano sopra e giungono alla terra. Anche l’etere della luce è sopra, si organizza fino a strutturare il corpo fisico.
Meditazione
Dopo la meditazione:
Oggi siamo educati a pensare che il pensare comincia nel cervello. Nella chiesa consiste il dogma: l’inizio dell’essere umano è alla terra. Manca la dottrina della reincarnazione che significa che l’anima vuole aumentare la sua capacità sulla terra.
I nervi non producono i pensieri, invece è così come la luna riflette la luce i nervi riflettono il pensiero. Se pensiamo che il cervello produce il pensiero, escludiamo il pensiero come essenza, escludiamo lo spirito e diventiamo materialistici.
Per l’educazione è importante che il fisico non produce il pensiero. Il pensiero esiste e si organizza mediante l’uomo. L’origine del pensiero è nel cosmo, come l’origine di noi esseri umani. Il corpo fisico è sempre un risultato delle forze spirituali liberi che si organizzano.
Anche per la meditazione è importante di non cominciare nel fisico, ma nel pensiero, nella parte libera, nella parte superiore e di procedere da lì verso la terra. È una regola importante. Il mantra Om vuole mostrare questo.
Il mantra soham dice: io sono lui. Questo significa: quello che è nel cosmo si mostra anche nell’essere umano e nel fisico. Se pensiamo: l’inizio è nel corpo, non possiamo arrivare allo spirito, è impossibile. Lo spirito crea la materia, non viceversa.