L’etere della luce irradia attivamente in proprio

Meditazione del 31 gennaio 2015

L’importanza di scegliere un oggetto per la meditazione

Oggi nella meditazione di solito si entra nel proprio mondo interiore per trovare in se stessi certe esperienze. Per la meditazione è però importante di entrare in relazione con un oggetto, cioè con un pensiero, una persona o un altro oggetto.

Se rimango in me stesso, non posso conoscere per esempio una persona. Per conoscerla devo vederla e studiarla. Quando sto imparando una parola in una lingua straniera, devo andare con la mia attenzione alla parola (che è il mio oggetto in questo caso), devo studiarla. La parola di lingua straniera è fuori di noi stessi, devo andare lì, e dopo un certo tempo la parola diventa una parte in noi.

Perché è essenziale andare con l’attenzione all’oggetto? I nostri sentimenti sono legati al corpo fisico. Quando sogniamo solo nei sentimenti, entriamo solo nel vecchio, in ciò che abbiamo già accumulato in noi stessi. Si può dire, si va nel proprio karma. Quando scegliamo un oggetto per la meditazione, entriamo invece in contatto con qualcosa di nuovo, che non conosciamo ancora, che non fa già parte del nostro tesoro di esperienze. Questo nuovo nella meditazione viene edificato e gradualmente può diventare una parte di noi. La nostra forza creatrice va nell’oggetto.

È bene di chiedersi dopo la meditazione: sono rimasto in me stesso nei sogni e sentimenti, o sono andato all’oggetto, vive qualcosa dell’oggetto adesso? Così si può fare un controllo.

Nella prima fase della meditazione (spiegazione qui) guardiamo a noi stessi, al corpo, alla respirazione e ai sentimenti e pensieri. La prima fase non ci porta all’oggetto, serve solo per creare una visione d’insieme e per la calma. Nella seconda fase osserviamo invece un oggetto, creiamo un’immagine nella mente.

Per la meditazione possiamo prendere un’immagine elementare per l’etere di luce:

Immaginiamo il Sole che irradia calore e luce in modo attivo. Irradia per conto proprio, è una sorgente in sé. Immaginiamo anche la Luna che riflette la luce passivamente, è solo una riflessione della luce.

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C’è nel cosmo un principio attivo e un principio passivo. Anche l’etere della luce irradia attivamente in proprio, ha il suo centro nel Sole. In ogni parte della luce abbiamo questo etere della luce come forza della luce che irradia come un piccolo Sole, ed è anche una sorgente. Negli esseri umani esistono anche i due principi, quello attivo dell’irradiazione e quello passivo della riflessione.

Creiamo nella meditazione l’immagine del Sole come sorgente di luce e della Luna come riflessione della luce e chiediamoci, che cosa è la differenza?