Il testo seguente è una descrizione del trataka tratta dall’internet. Non riflette necessariamente l’opinione dell’autore di questo sito.
La parola Trataka in sanscrito significa “fissare stabilmente una cosa”; la pratica comporta un’attenzione costante su un punto prescelto con lo sguardo fisso e gli occhi ben aperti, facendo attenzione a non battere le ciglia. Trataka concorre all’esecuzione degli asana, permette di ottenere equilibrio, stabilità e quel tipo di consapevolezza di sé che nasce dall’assenza di pensieri, di immagini e di tutto ciò che normalmente affolla la mente. Questo meccanismo arresta il flusso dei pensieri, e conduce ad uno stato di calma e rilassatezza totale. È un modo per convogliare prima lo sguardo poi la mente su un punto preciso, escludendo tutto il resto. Grazie a questo metodo, si genera un flusso continuo di energia che, nel tempo, diventa alimento e ristoro per le attività mentali. L’oggetto dello sguardo può essere sia esterno al proprio corpo (si parla di Bahir Trataka) sia interno (Antar Trataka).
Ma come si fa? Te lo spiego subito:
- Mettiti seduto, in una posizione comoda, a gambe incrociate, e con la colonna vertebrale diritta.
- Cerca di essere il più comodo possibile e, se necessario, sistema dei cuscini sotto le ginocchia e sotto il sedere.
- La posizione dovrebbe essere mantenuta stabile e immobile per tutta la durata della pratica.
- Appoggia di fronte a te una candela accesa, sistemala all’altezza degli occhi ad una distanza di circa 70 cm.
- Rilassa le mani sulle ginocchia, chiudi gli occhi, e inizia a prestare attenzione al processo naturale del tuo respiro.
- L’aria entra ed esce solo attraverso le narici.
- Quando il respiro sarà rilassato, apri gli occhi e fissa la candela nel suo punto più luminoso, proprio sopra la cima dello stoppino.
- Rimani ad osservare la fiamma con concentrazione totale, evitando di muovere le pupille e di sbattere le ciglia.
- Non preoccuparti se dopo qualche minuto gli occhi cominceranno a lacrimare.
- A quel punto, chiudili e rimani ad osservare l’immagine complementare della fiamma che si riflette sulla retina.
- Osserva il punto luminoso, che può manifestarsi in diverse forme e colori, generalmente un piccolo ovale rosso o verde.
- Non appena svanisce l’immagine, riapri gli occhi e torna ad osservare la fiamma della candela.
Il tempo di pratica ideale è di 15 – 20 minuti.
Anche in questo caso, vale la regola d’oro dello yoga:
Ciò che importa non è la quantità di tempo che dedichi ad una pratica, ma la concentrazione e l’attenzione con cui lo fai.
Se non hai tutto questo tempo a disposizione, puoi dedicarti a Trataka anche solo per 5 o 10 minuti.
In alternativa alla candela, puoi fissare un punto nero su un foglio bianco, la luna piena, la punta del naso o un qualsiasi oggetto lucente ma che non sia eccessivamente luminoso…
Trataka può essere praticato con diversi oggetti, ma il più popolare ed efficace è trataka su una fiamma. Questo perché una fiamma (come una fiamma di candela ) produce migliore ricordo dell’immagine immagine che aiuta a facilitare la visualizzazione della fiamma anche quando gli occhi sono chiusi. Questo è l’effetto desiderato di Trataka – in cui è possibile visualizzare e concentrarsi sull’immagine , anche quando gli occhi sono chiusi .
Si dovrebbe prima essere seduti in una comoda posizione meditativa o una posizione accovacciata con la spina dorsale eretta. Se avete problemi è possibile aumentare alzare un po la seduta con dei cuscini o usare una sedia.
Posizionare una candela su uno sgabello e regolare l’ altezza del supporto in modo che lo stoppino della fiamma sia all’altezza degli occhi orizzontale. Lo sgabello è collocato alla distanza di un braccio. Trataka deve essere praticato senza gli occhiali.
L’attenzione dovrebbe essere sull’estremità superiore dello stoppino. Tenete gli occhi rilassati mentre si fissa lo sguardo sulla stoppin . Cercate di non battere le ciglia per non interferire nella formazione di una immagine interiore chiara .
Questo sguardo dovrà essere mantenuto costante per un certo tempo, fino a quando non sentiamo l’esigenza di chiudere gli occhi. Con gli occhi chiusi, si dovrebbe cercare di osservare l’ immagine interiore della fiamma al centro delle sopracciglia.
Se non lo vedi, non essere deluso – si dovrebbe iniziare a vedere con la pratica. Tenere gli occhi chiusi per tutto il tempo che si riesce a vedere l’immagine interiore . Poi rripetere la pratica.
Si può tranquillamente dire che la pratica di Trataka è una pratica potente particolarmente rilevante in tempi di stress di oggi e di un necessario per l’aspirante yoga sincero.