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Meditazione cristiana: descrizione della tecnica
La tecnica base della meditazione cristiana suggerisce la postura da seduti, restando fermi con la schiena ben dritta. Con gli occhi chiusi, si inizia a ripetere silenziosamente un’unica parola, come fosse un mantra, maranàtha, scandendo le quattro sillabe. Concentrandosi sull’ascolto di se stessi, non bisogna cercare alcunché di spirituale. La meditazione cristiana può essere effettuata due volte al giorno, al mattino e alla sera, per un tempo che va dai venti ai trenta minuti. Padre Freeman sostiene che la ricetta essenziale della meditazione cristiana sia composta da “silenzio, quiete, semplicità, regolarità e disciplina del mantra. Questa meditazione è effettivamente preghiera, in cui non si richiede nulla ma si riceve tutto, in cui la meta massima di un cristiano, la comunione con Dio nello Spirito del Cristo, diviene realtà“.
La lectio divina invece va praticata di mattina presto e si apre con l’invocazione allo Spirito Santo, portatore di luce per chi medita. Una volta letto un passo dei testi sacri, si procede allo studio, alla riflessione e contemplazione della scena e alla concentrazione sul significato. Durante la giornata, si proverà a trasformare in azione quello su cui si è meditato. (Fonte qui)