Fondamenti per la meditazione
La meditazione sulla base della Nuova Volontà Yoga (1) non si svolge nella maniera più conosciuta, in cui la persona vuole unirsi immediatamente con il mondo spirituale. Perciò non vogliamo tornare in noi stessi o in una realtà soggettiva durante la meditazione. Invece l`attivita della coscienza si svolge verso l`esterno. Dobbiamo metterci in relazione con una realtà oggettiva, il mondo spirituale.
Come primo passo bisogna creare una specie di „ordine“ attraverso la percezione. Il corpo viene percepito come un oggetto posto di fronte a noi. Esso deve essere percepito come se fosse uno strumento. Questa differenziazione crea un ordine tra il corpo fisico e la coscienza. Il risultato è una certa distanza dal corpo fisico, in altre parole nasce una prima libertà dal corpo fisico e il corpo retrocede gradualmente.
Come si riconosce questa „libertà“ dal corpo fisico? Sentiamo nascere una sensazione di calma interiore. Diminuisce l`attaccamento all`oggetto (cioè al corpo fisico) e di conseguenza riusciremo ad osservare questo „oggetto“ più chiaramente e liberamente.
La meditazione quindi comincia con il distacco dal corpo fisico e dai fenomeni psichici che emergono da esso. Sicuramente non è facile quest`attività, ma praticandola si crea uno spazio libero per uno svilluppo nuovo, cioè il pensare in modo indipendente, oggettivo e libero. La persona che pratica a volte i primi tappi della meditazione si sente interiormente più stabilizzata e può guidare meglio la propria vita.
Contenuti per la meditazione
Bisogna scegliere un contenuto per la meditazione. Un contenuto può essere un pensiero spirituale, un mantra o anche un oggetto visibile.

Il cristallo è un simbolo per il pensiero puro
Un pensiero spirituale o un mantra sono come una esistenza metafisica che portano in sè le perle di saggezza e la luce e il calore del mondo superiore.
Dobbiamo crearle come un`immagine o un`idea.
Se il pensiero spirituale viene visualizzato e generato mentalmente durante la meditazione, in seguito potrà vivere realmente. „Il pensare nella luce del pensiero stesso“, cosi esprime Heinz Grill l`attività nella meditazione. Da quest`attività del pensiero nasce una „forza eterica“ (2), cioè una forza di luce e calore che irradia dall`oggetto verso l`uomo e verso l`ambiente.
All`inizio della meditazione il praticante non percepisce questa luce e calore molto sottili, che lo accompagneranno in modo inosservato. Ma nascerà un sentimento nuovo dell`esistenza dell`anima e a volte diventerà un`esperienza reale.
In questo senso la meditazione significa un`attività per avvincinarsi al mondo spirituale e alle sue leggi nascoste per comprenderli e collegarli con la vita quotidiana.