Da dove deriva la forma?

Il contenuto della meditazione che si è svolta il 29 luglio 2017 riguarda la forma. In un continuo relazionarsi con i presenti, Heinz Grill passo dopo passo ha spiegato il significato della forma.

Che significato ha la forma di un triangolo, di una colonna, di un sasso o di un corpo fisico? La forma è il risultato di un processo. C’è il pericolo di considerare la forma, una realtà a se stante, e quindi staccata dallo spirito. Ci si domanda allora – cosa c’è prima della forma? – C’è il movimento, che può essere consapevole cioè voluto e cosciente o inconsapevole e istintivo. – E cosa c’è prima del movimento? – C’è un’idea generata dal pensiero. – E prima del pensiero? – C’è l’Io dell’uomo, senza il quale lo spirito resterebbe un mondo lontano e il mondo fisico rimarrebbe solo forma materiale.

Oggi parlare di spirito suona strano alle persone: lo si considera o lo si conosce come qualcosa di fantastico, oppure prerogativa del mondo religioso e della fede. C’è la tentazione di mettere il corpo, la forma, la materia al centro e lo spirito accanto, da una parte.

La meditazione nella “Nuova volontà yoga” deve essere praticata con un contenuto che abbia una rappresentazione logica, valida sia per il mondo spirituale che per la scienza… Ci deve essere un movimento da parte dell’uomo; il tavolo viene costruito in seguito a un’idea, a un progetto. In natura le rocce o per esempio un ottaedro sono il risultato del movimento. Da quale idea è nato per esempio questo quarzo rosa non è così facile da scoprire, prima del quarzo rosa però era la silice.DisegnoKücheTenno_grün2

Prima della forma quindi c’è un processo creativo. La consapevolezza che anche noi possiamo creare rafforza il sentimento di autostima e questo è importante per la nostra sfera del sentire. La forma ha anche un effetto sull’uomo: infatti alcune forme danno un senso di innalzamento, di apertura (per es. colonne alte e sottili), mentre altre di schiacciamento e di oppressione (per es. forme basse e larghe).

Per acquisire sentimenti profondi dobbiamo fare in modo che le rappresentazioni e i contenuti della meditazione siano veri, reali e logici. Per esempio può costituire contenuto di una meditazione una candela accesa; con questo contenuto ci si può relazionare con l’oggetto, perché viene guardato, osservato. Pensare invece che gli angeli vengano in nostro aiuto in un momento di crisi non è un contenuto adatto, perché questo pensiero, non generato da una nostra idea, non crea una relazione con l’oggetto.

Comunque anche nella meditazione che abbia come oggetto la candela o l’ottaedro, bisogna formulare un’idea, una domanda par aggiungere la spiritualità e per non rimanere soltanto sul piano materialistico.

Come esercizio per la meditazione, Heinz Grill ha fatto scegliere liberamente una forma che fosse il risultato di un processo; poi abbiamo cercato di sviluppare una rappresentazione di un oggetto con la sua idea. Si poteva immaginare un’opera artigianale, una stanza, una casa come il Goetheanum, una colonna, una scultura, una pittura.

Il pensiero è all’inizio, mentre l’oggetto esprime l’idea iniziale, nel senso che non è l’oggetto che deve portare all’idea. La forma è il risultato di un’idea … l’idea è lo spirito. All’inizio di tutto il processo sta quindi l’uomo con il suo “Io” che afferra l’idea e poi realizza l’oggetto con la sua forma. Lo spirito non è separato dalla materia.

Paola e Caterina