Conoscere meglio una persona
In pratica si può meditare su una persona in tre fasi. Ma si deve dire che esistono tante possibilità e variazioni nel conseguire una conoscenza giusta o un giudizio più oggettivo che risulta dalla conoscenza. Questo esercizio è adatto particolarmente per la sera in forma di una retrospettiva contemplativa sulla giornata. Ricordate in modo calmo una persona che avete visto e incontrato durante la giornata. Rievocate le impressioni nella memoria in modo più preciso possibile. Quale abbigliamento ha indossato la persona, quale aspetto aveva il suo viso, gli occhi, come era il portamento del suo corpo?
Si ricordi inoltre delle parole, dei gesti, delle azioni e si rappresenti in modo possibilmente letterale alcune affermazioni che la persona ha fatto durante l’incontro. Si soffermi in modo molto cosciente per alcuni minuti in questi ricordi concreti.
Infine si può osservare un’immagine d’insieme dell’ambiente sociale in cui è stata la persona in questione. Queste impressioni devono riverberare in modo possibilmente concreto nella memoria. Quanto più intensamente queste impressioni si ripercuotono, tanto più intensamente la propria consapevolezza si apre per il mondo dell’altra persona.
Con il tempo nelle sensazioni silenziose si risvegliano impressioni dell’ambiente spirituale o almeno relazionale in cui sta l’altra persona. Queste impressioni durante le notti diventano più oggettive, perché le conoscenze si preparano nel tempo in cui la consapevolezza tace. Nella fase della notte è presente un’apertura per la verità essenziale, la quale si esprime al giorno seguente con un sentimento per la persona (o per l’oggetto di un esercizio). Da tale formazione dell’attenzione e dell’intenso lavoro di ricordo connesso ad essa nascono nuove sensazioni, sentimenti più calorosi e nuovi aspetti con un risveglio naturale dei sensi.
Un’impressione nel senso giusto non è sempre un risultato concreto o quasi troppo chiaro. La comprensione avviene di più su un livello silenzioso e sensibile e si mostra perlopiù con una scintilla viva di gioia. Quando l’altra persona viene veramente guardata nella sua vita, questo sguardo sincero apre il cuore.
(Estratto dal libro “Yoga e cristianesimo” di Heinz Grill, non ancora tradotto)