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Pratica della meditazione

Che cos’è la meditazione?

Oggi la parola meditazione è spesso associata a varie forme di esperienza come “pace interiore” o “sensazione di armonia”. Tuttavia, Heinz Grill descrive, che la meditazione è un processo di cognizione. La conoscenza viene dall’oggetto, o dal pensiero spirituale, al meditatore. “La fase della meditazione non si può imparare in poche serate. È un risultato che irradia dal oggetto, cioè dal pensiero spirituale che viene creato durante la meditazione.” Quindi la meditazione ha bisogno di un oggetto e così si distingue da quel tipo di meditazione senza oggetto, come dai monaci Zen che cercano il vuoto dentro di sé durante la pratica meditativa chiamata Zazen.

La pratica

Il processo di pratica, affinché il rapporto con l’oggetto si crei in modo tale che alla fine la realizzazione provenga dall’oggetto, si svolge in vari passi e questi vengono formati nelle materie del “Libera Università Spirituale”.

Nel soggetto di studio “Lavoro sul testo”, i partecipanti affrontano pensieri spirituali sotto forma di testo. L’obiettivo di base è percepire oggettivamente l’affermazione, il pensiero, la logica e/o il motivo dell’autore. Il testo viene letto, recitato, immaginato, ricreato dal vivo – il metodo varia, ma un punto essenziale è creare una netta separazione tra sé e l’oggetto e quindi sviluppare la capacità di distinguere ciò che viene aggiunto al testo da sé (simpatia, antipatia, interpretazioni, associazioni, proiezioni, ecc.) da ciò che è veramente nel testo. Se l’individuo aggiunge al testo le proprie interpretazioni, il testo non può essere percepito in modo oggettivo e non può arrivare la conoscenza dal testo al lettore. La meditazione è possibile solo quando il testo sta chiaramente per se, sta come un oggetto di fronte a se stesso e il proprio è trattenuto.

Nell’argomento “Esercizi dell’anima” si pratica, tra l’altro, l’esercizio d’anima della concentrazione. La concentrazione è „l‘esercizio per lo sviluppo di una consapevolezza mentale chiara” ed è, per così dire, la chiave per la meditazione. Dopo aver scelto l’oggetto o il pensiero spirituale, lo si contempla a sufficienza nella fase di consolidamento, cioè lo si trasforma in immagini reali. Solo dopo si pratica la fase di concentrazione. Si inizia con una breve osservazione della propria postura, del respiro, dei pensieri e dei sentimenti che arrivano. Questo porta a una concentrazione e a una calma iniziali. Il corpo fisico con le sue sensazioni si ritira un po’, perde il suo dominio e crea così una base per il pensiero, che gode di libertà e indipendenza dal corpo. Il processo della concentrazione è paragonabile all’uso mirato della forza per la formazione del frutto nella pianta, in cui essa concentra tutte le sue forze e le dirige nella formazione del frutto, mentre le forze per la formazione di foglie e fiori si ritirano. In questo modo, l’intera attenzione, l’intero pensiero e le intere sensazioni sono collocate nei pensieri preformati nella fase di concentrazione, in cui il contenuto della meditazione o l’oggetto prescelto viene nuovamente creato vivamente con le immagini create in precedenza. Tutto il resto, le idee che si presentano o le intuizioni casuali non devono influenzare questa fase di intensificazione del pensiero. Possono essere percepiti a margine e considerati in un secondo momento. La fase di concentrazione richiede un alto grado di disciplina e di attenzione nell’orientamento del pensiero. La meditazione nasce dalla fase di concentrazione. L’esperienza dimostra che è più facile creare un pensiero meditativo in modo chiaro quando Heinz Grill guida la pratica. Tuttavia, la meditazione richiede l’attività di ciascuno e solo attraverso di essa si ottiene il vero valore della meditazione.

Lo scopo della meditazione

“Questa meditazione con un oggetto, tenuta nel pensiero e sostenuta da immagini rappresentate, contrasta anche le tendenze d’indurimento del tempo. Per ogni indurimento e squallido vuoto dell’anima, oggi così comune, lo sviluppo cosciente di pensieri e sensazioni può essere salutare sotto ogni aspetto.” (1)

(1) Heinz Grill nel libro “Übungen für die Seele” (“Gli esercizi per l’anima”non ancora tradotto in italiano)

Come preparazione si consiglia di studiare il libro di Heinz Grill “Nuova Volontà Yoga”, in particolare il capitolo “Concentrazione”.